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Golf

Percorso Glauco Lolli Ghetti

- est 1972 - 

18 Buche | Par 72 | bianchi 6349 / blu 5606 – gialli 6048 / rossi 5415 m

Palcoscenico di due Ladies Italian Open, 22 edizioni dell’European Challenge Tour e ogni anno di Campionati Italiani, il percorso Glauco Lolli Ghetti si distingue per il suo stile Parkland. Qui, maestose querce e alberi ad alto fusto incorniciano ogni buca, accompagnando i fairway che si snodano armoniosamente tra le dolci colline del Monferrato. Un percorso unico, che con i suoi oltre 50 anni di storia, continua ad affascinare giocatori professionisti e dilettanti.

Stato del campo: Aperto

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Buca 1 | Par 4 | Hep 3

Questo Par 4 presenta un dogleg a destra, caratterizzato da due bunker strategicamente posizionati lungo il percorso. Per un giocatore medio, è consigliabile mantenere una traiettoria centrale in fairway, evitando rischi. Per chi desidera affrontare una sfida più audace, è possibile tirare il primo colpo sopra i bunker di destra, avendo così l’opportunità di un secondo colpo con un ferro corto verso il green, ben difeso da altri due bunker.

Buca 2 | Par 4 | Hep 7

Un par 4 impegnativo che richiede precisione fin dal tee shot. Il fairway in salita limita la visuale del green nella prima parte e rende la buca particolarmente strategica. Un bunker sulla sinistra del fairway può aiutare a contenere i colpi fuori linea, ma penalizza i giocatori che cercano di guadagnare distanza. Solo i più potenti riusciranno a posizionarsi in modo da vedere il green, ben difeso da una serie di bunker strategicamente posizionati.

Buca 3 | Par 4 | Hep 5

Un par 4 con un dogleg a destra in leggera discesa, che richiede una buona strategia fin dal tee shot. È consigliato mirare alla parte sinistra del fairway per ottenere una linea di ingresso più favorevole verso il green, che è ben protetto. Un grande bunker, che inizia nella parte centrale del green e si estende lungo il lato destro, rappresenta una minaccia per chi sbaglia l'approccio. A sinistra, un piccolo bunker raccoglie i colpi fuori traiettoria, penalizzando chi non riesce a mantenere la linea ideale. Una buca che richiede precisione e attenzione per evitare le insidie lungo il percorso.

Buca 4 | Par 3 | Hep 4

Un par 3 che, pur essendo relativamente corto, richiede precisione nell'approccio. Il green è ampio ma protetto da un profondo bunker sulla sinistra e, di fronte, dalla possibilità che la palla rotoli solo da destra, dove un secondo bunker raccoglie i colpi troppo lunghi. Il green, omogeneo nella sua pendenza, scende principalmente da sinistra a destra, nonostante una leggera pendenza verso l’ingresso. Un’ottima sfida per chi vuole gestire con attenzione la distanza e il posizionamento del tiro, evitando i bunker e tenendo sotto controllo le pendenze del green.

Buca 5 | Par 4 | Hep 15

Un par 4 breve, ma che richiede comunque una buona gestione del colpo iniziale. La sfida principale consiste nell’ostacolo d’acqua che deve essere superato per raggiungere il fairway. Una volta superato l’acqua, il colpo successivo porta al green, che presenta una configurazione interessante: la parte iniziale del green è piuttosto stretta e difesa da due bunker, mentre la seconda parte è molto più ampia e caratterizzata da diverse pendenze. Questo lo rende un green che premia la precisione nei primi colpi, ma che richiede anche un approccio attento alle pendenze per evitare di finire fuori posizione.

Buca 6 | Par 4 | Hep 17

Un par 4 che si caratterizza per un leggero dog leg a sinistra in discesa, con il fuori limite che segue tutta la buca lungo il lato sinistro, rendendo cruciale una partenza ben posizionata. Il colpo iniziale deve essere preciso per evitare il fuori limite e per ottenere una buona posizione per il secondo tiro. Il green, protetto da due bunker laterali, è disposto su due livelli, il che rende l’approccio più complesso. L'altezza e la pendenza del green richiedono attenzione, soprattutto per evitare di finire fuori linea su un terreno che può penalizzare anche i colpi ben eseguiti.

Buca 7 | Par 4 | Hep 11

Un par 4 con un dog leg a destra che offre due possibili strategie di gioco. Una linea più prudente prevede di mantenersi al centro del fairway, mentre una linea più aggressiva, che passa sopra il bosco sulla destra, consente di accorciare il percorso e avvicinarsi al green. Tuttavia, quest'ultima opzione comporta dei rischi, in quanto il green è ben protetto da tre bunker, che difendono ogni angolo del suo approccio. La scelta della strategia dipende dalla condizione del giocatore e dalla gestione della distanza, ma entrambi i colpi richiedono precisione per evitare di finire fuori posizione o nei bunker, penalizzando l'approccio al green.

Buca 8 | Par 4 | Hep 11

Il par 4 più lungo del percorso, con il grado di difficoltà più alto, come suggerisce l'HCP 1. La landing area è in salita, rendendo il colpo iniziale particolarmente impegnativo, e il più delle volte il tiro al green risulta cieco, senza una visuale chiara della buca. Una volta superata la salita, il green si presenta ampio, ma ben protetto da due bunker che ne difendono i lati, rendendo essenziale un colpo preciso per evitare di finire nelle sabbie o fuori posizione. La lunghezza della buca e la difficoltà del secondo tiro richiedono un’ottima gestione della distanza e una buona pianificazione strategica.

Buca 9 | Par 5 | Hep 13

Il primo par 5 del percorso, che offre un'opportunità per recuperare colpi ma non senza sfide. La buca presenta un dog leg a sinistra, con la landing area in salita che rende il primo colpo impegnativo. Dopo aver superato la salita, il green si affaccia sulla Club House, creando uno scenario suggestivo. Il green è molto lungo e disposto su due livelli, il che richiede una buona gestione della distanza per evitare di finire fuori linea. Due bunker laterali proteggono il green, aumentando la difficoltà dell'approccio. La buca permette di pianificare diverse strategie, ma precisione e controllo della distanza sono essenziali per un buon score.

Buca 10 | Par 4 | Hep 6

Un par 4 con un dog leg a destra che offre una sfida interessante, soprattutto per la variazione di altitudine. Il tee shot è in discesa, offrendo una certa comodità iniziale, ma il secondo colpo diventa subito più impegnativo, poiché si affronta un’ascesa verso il green. Quest'ultimo si presenta su due livelli, con una profondità difficile da leggere, aumentando la difficoltà nel calcolare la giusta distanza e l’approccio corretto. La buca richiede precisione, in particolare nel secondo colpo, per evitare di finire troppo lontano dal flag o in una posizione scomoda per il putt.

Buca 11 | Par 5 | Hep 18

Il par 5 più corto del percorso, ma che presenta comunque alcune insidie strategiche. Un fosso taglia trasversalmente il fairway all'arrivo del drive, costringendo i giocatori a fare attenzione nella scelta del colpo. Il green è circondato dal famoso "anello" d’acqua, un ostacolo che richiede precisione, soprattutto nell'approccio finale. Per i giocatori più potenti, è possibile raggiungere il green con il secondo colpo, ma per il golfista di livello medio, la strategia consigliata è quella di suddividere il colpo in tre, con un approccio più sicuro. Il contorno del green, con il suo caratteristico design, è stato progettato dallo stesso Glauco Lolli Ghetti, aggiungendo un tocco di storia e di bellezza al percorso.

Buca 12 | Par 3 | Hep 14

Il par 3 più corto del percorso, ma non per questo privo di difficoltà. Il green è ben protetto da quattro bunker, che lo difendono lateralmente e davanti, aumentando la sfida per l’approccio. Il terreno del green è irregolare, con più scalini e pendenze che richiedono una valutazione attenta nella scelta del colpo. La distanza relativamente breve non deve far abbassare la guardia, poiché la precisione è fondamentale per evitare le insidie rappresentate dai bunker e dalle difficoltà del green.

Buca 13 | Par 4 | Hep 12

Un par 4 con un dog leg a sinistra che offre diverse opzioni strategiche. Il colpo iniziale va indirizzato verso il bunker, che offre ai giocatori una visuale chiara e aperta del green. Tuttavia, i giocatori più aggressivi possono scegliere una linea sopra il bosco di sinistra, cercando di ridurre la distanza e ottenere un ferro corto per l'approccio al green. Questa strategia più rischiosa può pagare, ma richiede una notevole precisione per evitare gli ostacoli naturali e raggiungere il green con il colpo successivo.

Buca 14 | Par 5 | Hep 16

Un par 5 che inizia con un tee shot dall’alto, seguito da un leggero dog leg a sinistra. La buca si sviluppa fino alla Club House, offrendo una vista panoramica durante il percorso. Il secondo colpo è in salita, un aspetto che rende più impegnativo avvicinarsi al green. Quest'ultimo è ben protetto da un bunker profondo sulla sinistra, che può penalizzare i colpi troppo spinti. Ciò che rende davvero memorabile questa buca è il green, caratterizzato da forti pendenze che richiedono una lettura accurata per evitare disavventure e garantire un buon approccio. Il suo layout rende questo uno dei greens che resta più impresso nella mente dei giocatori.

Buca 15 | Par 3 | Hep 16

Un par 3 lungo, che scende leggermente verso il green, protetto da due grandi bunker posizionati ai lati. La buca richiede un tee shot preciso per evitare questi ostacoli, che possono facilmente penalizzare i colpi fuori linea. Il green, piuttosto inclinato, tende a far scivolare le palle verso la parte sinistra, aggiungendo una sfida ulteriore per il putt. La combinazione di lunghezza, pendenza e bunker rende questa buca un test interessante per i giocatori, richiedendo attenzione e precisione.

Buca 16 | Par 4 | Hep 10

Un par 4 che inizia con un tee shot in discesa, dove il fairway è protetto da due bunker ai lati, riducendo la landing area e costringendo i giocatori a scegliere con attenzione la linea da seguire. Il secondo colpo è in salita, verso un green ben difeso da ben quattro bunker, che circondano il lato frontale e laterale. La disposizione strategica dei bunker rende l’approccio al green particolarmente impegnativo, richiedendo precisione e forza per evitare penalità. La sfida di questa buca sta nell'equilibrio tra potenza e controllo, per un colpo finale sicuro e una buona gestione del green.

Buca 18 | Par 4 | Hep 4

La buca finale del percorso Glauco Lolli Ghetti, un Par 4 che conclude con stile le 18 buche. Il tracciato presenta un dog leg a sinistra, con un bunker direzionale che aiuta a guidare il tee shot verso la zona di atterraggio. Il green, lungo e stretto, è ben difeso da due bunker laterali, richiedendo precisione nell'approccio finale. La posizione strategica dei bunker e la forma del green rendono questa buca impegnativa, con un'ultima sfida da superare per chiudere il round in modo solido.

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